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Ribadire il concetto

L’AstraZeneca scorre potente in me, come ho già scritto.

Quello che non ho raccontato è il retroscena.
Il 14 marzo mi arriva un SMS da LambethHubs che dice:
Il tuo medico di base ti ha invitato a prenotare l’appuntamento per la vaccinazione COVID-19.

Ottimo, la mia metà dolce l’ha già fatto (lo Pfizer), prenoto per sabato 20 Marzo.

Nel frattempo, il 17 marzo arriva un altro SMS da NHSvaccine che dice:
NHS – Ora hai diritto alla vaccinazione gratuita contro il coronavirus dell’NHS (National Health Service, sistema sanitario nazionale).

Si, ho capito, va bene. Ho già prenotato, ignoro l’SMS.

Il 19 marzo arriva un altro SMS da GSTT.NHS.UK che dice:
Guy’s e St Thomas NHS Foundation Trust ti stanno invitando a ricevere la tua prima dose del vaccino COVID-19 in uno dei nostri ospedali.

Ho capito, grazie, mi vaccino domani, eh.

Faccio il vaccino sabato 20 marzo.
Domenica mi sento, per dirla con un termine tecnico, da schifo: in effetti ho la febbre sopra i 38, dolori, nausea, inappetenza, mal di testa, e tutto il cucuzzaro di effetti collaterali che, secondo il bugiardino del vaccino, è riscontrabile in 1 persona su 100 (e qui scatta la bestemmia).

Oggi sono al secondo giorno di malattia, va meglio, per fortuna, a parte il punto dove mi hanno inoculato il vaccino che è gonfio e dolorante.

Oggi arriva una lettera di carta dall’NHS.
Il candidato descriva il contenuto della lettera.

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