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Dell Precision 3510

Il 6 di aprile, dopo vari tentennamenti, mi sono decisa finalmente a comprare il portatile nuovo. La scelta è ricaduta su questo modello per via del buon rapporto qualità prezzo, e perché era possibile averlo con Ubuntu preinstallato: negli anni ho sviluppato ho una forte allergia a Windows, e sebbene Mac non mi dispiaccia preferisco comunque Linux, probabilmente anche per via del mio lavoro.
Ho speso più di quanto avevo preventivato, ma ho anche personalizzato parecchio il modello base da cui ero partita, aggiungendo soprattutto una batteria più potente e un disco più grande, ma mi hanno anche omaggiato di cose tipo l’assistenza on site, e al momento ho pensato che non sarebbe stato niente male, non sapendo che mi sarebbe servita prima di quanto credessi.

E’ arrivato il 15 di aprile, qualche giorno in più di quanto non avessero detto, probabilmente per via delle personalizzazioni e del fatto che quel modello era uscito da poco.
Quello che non mi aspettavo è che ho iniziato a usarlo e dopo poco tempo si bloccava con schermata nera.
La mia metà dolce è diventato pazzo a cercare di capire cosa stesse succedendo, facendo test hardware (ma l’hardware era assolutamente a posto) e software, ma senza successo.
Tutta l’assistenza Dell è basata sul fatto che sul portatile ci sia Windows, ergo non era possibile praticamente fare nulla.
Poi un bel giorno l’illuminazione: c’è un aggiornamento del BIOS, perché non provare?
Al secondo aggiornamento del BIOS, uscito il 5 maggio, ha completamente smesso di dare qualsiasi tipo di problema, ma nel frattempo si è rotto il tasto b della tastiera.
Tra una cosa e l’altra non sono mai riuscita a chiamare l’assistenza, se non tre settimane fa, e ho usufruito dell’assistenza on site di cui sopra.
Ho chiamato un giovedì pomeriggio e il venerdì mattina è arrivato un tecnico in ufficio, gentilissimo, bravissimo, che mi ha sostituito la tastiera.
Ora funziona perfettamente, e devo dire che, nonostante i problemi, è un ottimo acquisto.
Il suo nome ufficiale è Little Ben, come quella riproduzione che c’è in Victoria del Big Ben, e direi che non c’è nome più azzeccato.

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