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Quello che succede nel mezzo

Premessa: la mia azienda lavora nel settore pubblico, principalmente organizza eventi a tema, corsi, e ha alcune riviste cartacee. Non è insomma un’azienda di software, e per loro l’informatica è legata principalmente ai servizi interni. Hanno ahimè Windows praticamente ovunque, compresi alcuni siti pubblici e interni, e usano Azure per tutti i siti in WordPress (per favore, non fatelo, se mai vi dovesse capitare). Io sono l’unica sviluppatrice.
Detto questo, ancora prima di arrivare avevo notato almeno uno dei siti ancora alla versione WordPress 3.6, facendogli notare che non era esattamente una pratica sicura.
La realtà dei fatti era peggiore di quanto non sembrasse: dei 22 siti clone in WordPress (usano tutti lo stesso template, personalizzato grazie alle funzionalità del tema e ai pasticci che ci hanno fatto internamente, con risultati a volte accettabili a volte pessimi) almeno 8 erano stati violati (ho poi scoperto dopo che Analytics gliel’aveva anche segnalato, ma evidentemente non accede mai nessuno).
Il template in questione è stato fatto da un’azienda esterna, e sinceramente è abbastanza flessibile ma sorvolerei sulla qualità del codice, non ultimo il fatto che molto è basato su due plugin a pagamento (parentesi: di quello principale esiste la licenza sviluppatore che ti permette di distribuirlo insieme al template, ma loro non l’hanno acquistata, l’hanno fatta acquistare alla mia azienda, oltre ad avergli fatto pagare il template).
Ad oggi, ho ripulito, aggiornato il core, aspettato che andassero a buon fine gli aggiornamenti di sicurezza, aggiornato tutti i plugin e i temi, ripulito il database di tutti e 22 i siti (più gli attuali cloni in sviluppo, circa altri 7, più una serie di siti vecchiotti che sono ospitati esternamente).
Hanno anche una intranet in PHP puro, per così dire (credo che risalga a più di 8 anni fa), e una community in PHPfox (social network proprietario a pagamento, che trovo sinceramente orribile, soprattutto per un prezzo base di 299 dollari).
Infine c’è il loro sito istituzionale, attualmente in .NET, il cui rifacimento in WordPress è stato il mio lavoro principale in questo periodo. Doveva andare online a maggio, è andato online il primo di giugno (non il lunedì prima perché qui è lo Spring Bank Holiday).
Sempre a proposito di Analytics, ho risistemato tutti gli account (no, non ne hanno uno solo), marcato quelli che non vengono più usati, inserito i codici di tracciamento nei siti che automagicamente se l’erano perso (non voglio sapere).
Insomma, dire che sono pasticcioni è un complimento.
Però.

Però è stata fatta una riunioncina interna di presentazione del nuovo sito, e mi sono beccata gli applausi; quando ho fatto la review col capo per la metà del mio periodo di prova mi ha chiaramente detto che sono soddisfatti di me, e ho il pdf della relazione dove è tutto outstanding; il venerdì prima della messa online del sito corporate hanno inviato una email a tutte e quattro le sedi per dire che c’era il sito nuovo, ringraziando le persone che l’avevano realizzato; e potrei continuare così per un bel po’.
Non ultima la notizia che c’è del budget per la formazione, e che potrei scegliere dei corsi da fare, o che ci potrebbero essere dei premi di produzione.
Insomma, averceli, dei pasticcioni così.

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Discussione

  1. che dire se non… congratulazioni e Ad Majora?

    Penso che cose così siano il motivo della vostra emigrazione, quindi ben vengano tutte le soddisfazioni ed i riconoscimenti possibili!

  2. Daje Serè...famo vedè de cosa semo capaci....qui dall'Italia aspettiamo altri risultati...e poi...cerca di fare sterline e sterline....che quando te sei sistemata ci fai un fischio...e finalmente riusciamo a fare un giro a Londra...grandeeeeee....

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