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Il calcolo della pensione

Quando abbiamo deciso di venire qui a Londra avevamo tanti motivi per farlo, ma questo non era esattamente previsto, anche se è una conseguenza di tutto il resto.
Non era previsto perché, parlo per me, non mi potevo davvero immaginare che fosse possibile.
Di fatto, la questione è semplicemente avere delle prospettive future.
Ho sentito tante volte l’espressione ci hanno rubato il futuro, e tutte le volte che l’ho sentita ho sempre pensato: ma chi ce l’ha mai avuto davvero, un futuro.
E fino ad ora ho sempre vissuto davvero lottando per il presente, che era già abbastanza difficile. Per avere un lavoro decente, ad esempio, che non fosse precario, in cui mi pagassero con regolarità, avendo uno stipendio decente, con dei colleghi abbastanza simpatici o perlomeno non dannosi, facendo un lavoro minimamente interessante (tutte cose che ho trovato qui, per la cronaca).
Di fatto, stando in Italia non mi sono preoccupata poi molto della pensione perché ho sempre pensato che non l’avrei mai avuta.
Poi ho scoperto che qui è possibile andare in pensione a 55 anni, e mi sono ritrovata a pensare di farlo. Non credo che sarà possibile con soli 10 anni di contributi, nonostante abbia anche la pensione integrativa (che mi ha fatto la mia azienda), però l’idea di poterlo fare mi ha fatto cambiare prospettiva.

E così, dopo aver visto anche tante altre persone che riportavano sconfortati l’anno in cui sarebbero andati in pensione, anche a me è venuta la curiosità di guardare sul sito dell’INPS per vedere quando sarei potuta andarci anch’io.

Una premessa: nonostante l’abbiano strombazzata come grande novità, c’era già anni fa il calcolo della pensione, in base ai contributi versati, senza la stima del quando. In effetti ricordo di averlo fatto, e che mi aveva dato una stima sui 50/60 euro, o qualcosa del genere. Adesso invece sembra che il risultato del calcolo sia anche quando andrai in pensione, non solo con quanto; dico sembra perché questo è stato il messaggio quando ho provato a fare il mio calcolo:

Dall'analisi del tuo Estratto Conto Contributivo, risulta che gli ultimi contributi sono versati nella Gestione Separata mentre nei periodi precedenti sono state accreditate piu' di 104 settimane in altre gestioni. Ti invitiamo a prendere un appuntamento presso una della nostre sedi per ricevere un servizio consulenziale personalizzato sulla tua posizione previdenziale.

Non scrivo quello che ho pensato perché sotto sotto sono una personcina a modo.
Nota bene: sono iscritta alla gestione separata dal 1998, e dal 2000 ho anche contributi da dipendente, e quindi quando avevo fatto anni fa quel calcolo la situazione era la stessa.
In ogni caso, anche stando qui, se mai volessi la pensione italiana dovrei comunque dipendere dall’INPS, e dai tempi e modi stabiliti dall’ente.
C’è una morale in tutto questo, ma stasera non riesco proprio a trovarla.

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