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#274 – Il cambio della SIM

Avendo tempo disponibile, si possono fare cose che di solito non faresti perché credi che ti toglierebbero tempo e pazienza. Allora ti armi di tutta la pazienza che hai e decidi di fare il grande passo, respirando a fondo, con in mente il mantra: non mi devo arrabbiare.
In questo caso l’operazione da fare è stata: sono più di dieci anni che uso la stessa SIM, forse è arrivato il momento di cambiarla. Non discuto sui 10 euro di credito che ti tolgono, piuttosto mi preoccupa di restare senza nessun numero di telefono per un tempo indeterminato.
Vado nel negozio, chiedo il cambio, mi fanno fare due firme, mi dice: tra un quarto d’ora la può inserire. Io che ormai sono diffidente di natura non ci credo davvero, ma dopo 15 minuti la metto nel cellulare e lo accendo. E funziona.
Si, sono più di dieci anni che ho lo stesso operatore, non è pigrizia ma solo che finora non ho mai avuto un problema, le tariffe più o meno si assomigliano tutte e io comunque ho da sempre una flat (non sono interessata a cose tipo: più ricevi più ti ricarichi, 200 minuti al mese di telefonate gratis, ma a sapere sempre esattamente quanto spendo, senza arzigogoli, e ad avere una spesa fissa per la connessione. Sono di gusti facili, insomma). Inutile dire di che operatore sto parlando, perché sinceramente va molto a fortuna, non a qualità generale dell’operatore.
Ad ogni modo, il mio cellulare adesso è più contento, la ricezione è migliorata, e io non mi sono rovinata il fegato.

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