Skip to content

#71 – Perché pagare per un indirizzo di posta elettronica?

Al di là delle altre castronerie che secondo me ci sono in questo post, che non mi trova minimamente d’accordo, c’è una domanda in particolare che mi interessa:

Un esempio di questi anni è rappresentato dagli indirizzi e-mail: vent’anni fa era un servizio che si pagava, ma chi è che, oggi, pagherebbe per avere una casella e-mail?

Mettiamo i puntini sulle i: nel 1995 c’era già Hotmail, webmail gratuita, che fu acquistata da Microsoft nel 1997; non sono vent’anni ma diciannove, ma il concetto è che nel 1996 Hotmail aveva già 10000 abbonati (tra cui, se la memoria non mi inganna, c’ero anch’io).
Sono una di quelle persone che hanno più di una casella email, e alcune le ho registrate solo per divertimento, lo ammetto. Una di queste si chiama codicefiscale, registrato su un servizio di webmail gratuita, dal soprannome che mi hanno dato alcuni amici, per via del mio nickname.
Da qualche tempo sta succedendo una cosa curiosa: mi sono arrivate 6 email da sconosciuti con all’interno, appunto, codici fiscali e nomi di alcune persone.
Visto il contenuto delle email, mi è sembrato doveroso rispondere a queste persone che probabilmente avevano sbagliato email, e di ricontrollare l’indirizzo a cui spedire le informazioni.
L’ultima persona mi ha gentilmente risposto scrivendomi:

Per sua informazione i Servizi cimiteriali del Comune di Bologna danno questo indirizzo codfiscale@(segue dominio)

Insomma, le 6 persone che hanno scritto a me invece che ai servizi cimiteriali hanno semplicemente inserito delle lettere di troppo nell’indirizzo, andando a intuito.
Questo dimostra come, se la tua email ti serve per fornire un servizio, di qualunque tipo, probabilmente una email gratuita non è una buona soluzione: può capitare, come in questo caso, che chiunque abbia un indirizzo molto simile al tuo; il tuo indirizzo può non essere significativo e poco semplice da ricordare; infine puoi dare l’impressione di scarsa professionalità.
Non so per quale motivo i servizi cimiteriali di cui sopra abbiano fatto una scelta del genere; quello che posso ipotizzare, considerati i tempi, è che abbiano una mancanza cronica di fondi, e che acquistare una email sia proprio l’ultima delle loro preoccupazioni (e li capisco bene).
Non mi addentro nella questione: l’email sarà anche gratis, ma si paga con la pubblicità, né su quella che in ogni caso per leggere l’email ci vuole una connessione che non è gratis; spero che sia già assodato.
Ad ogni modo, un altro motivo per acquistare una email è evitare le pubblicità, o evitare che chi fornisce il servizio email possa in qualche modo sfruttarne il contenuto.
In tutto questo, lascerei fuori il discorso PEC, che è un servizio molto diverso dall’email (ma per cui io pago molto, molto volentieri, ora come ora).
Ma la risposta alla domanda di cui sopra quindi è: ci sono più motivi per cui alcune persone sono interessate ad acquistare una email, a differenza di quanto è avvenuto finora.
Quante sono queste persone non lo saprei dire, ma sono probabilmente molte di più di quanto non si creda.

*Aggiornamento* Mentre scrivevo questo post, sono arrivate altre due email.

Articolo precedente

Articolo successivo

Discussione

  1. più che acquistare una mail, però, acquisti(1) *un dominio* (su cui poi metti un MX, ecc. ecc.)

    (1) occhei, non lo si acquista, lo si prende in uso.

  2. E' una delle soluzioni possibili, probabilmente quella più semplice ed elegante; ci sono anche soluzioni di acquisto della sola email, senza pubblicità e magari IMAP (una che mi è venuta in mente al volo in Italia è gmail.it, che offre anche la PEC).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.