Qualche giorno fa ero al telefono con un caro amico, e tra le chiacchiere che ci siamo fatti lui ha detto una frase che continua a frullarmi per il cervello da quando l’ho sentita:
quando abbiamo tempo per fare le cose che vorremmo, non abbiamo i soldi; quando abbiamo i soldi, non abbiamo tempo.
Oggi ho rivisto, dopo circa vent’anni, un amico che vive in Spagna, e che non vedevo più o meno da quando si è trasferito. Nonostante la grave crisi economica che sta attraversando la Spagna, ci ha consigliato vivamente di trasferisci, perché non ci si rende conto di quanto si vive male se non quando ci si allontana da quella vita.
Non è un giorno che ci penso, e non sarà nemmeno l’ultimo, probabilmente, ma una cosa è certa: la qualità della vita ora, qui, a Milano, anno 2013, è decisamente, terribilmente, obiettivamente molto scarsa.
Troppo scarsa.
La cosa che mi ha colpito è che non sono l’unica a pensarla così, e che me lo abbiano fatto notare due persone molto diverse che fanno vite molto differenti.
La verità è che non posso dire con certezza quale sia la causa, se questa città, se questa nazione, se lo stile di vita, il tipo di lavoro; so con certezza che qualcosa deve cambiare, e che la prospettiva di cambiare paese sta diventando sempre più allettante, e più verosimile.
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