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L’ultimo dell’anno

L’anno scorso, e anche l’anno prima, ho inveito contro l’anno che finiva sperando in un anno migliore.
Quello che è successo è che di anno in anno le cose sono andate peggiorando.
Quest’anno ho inveito contro l’anno tutto l’anno (mi scuso per l’orribile gioco di parole).
Adesso che sta per finire, un po’ mi dispiace che se ne vada, quest’anno.
Le cose si sono quantomeno assetate, o comunque stanno per.
E’ pur sempre l’anno della mia unione civile.
L’anno della disillusione, che magari per un verso è negativa ma per l’altro mi ha fatto imparare tanto.
Per la prima volta nella vita, ho paura che l’anno nuovo sia peggiore di quello vecchio.
E non ho nessuna voglia di cominciarlo.

E quindi non auguro buon anno nuovo a nessuno; fosse per me, mi terrei quello vecchio.
Ma il tempo è tiranno, e l’anno nuovo arriverà lo stesso.
Me ne farò una ragione.

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