In un sabato mattina di pioggia, di un giugno che crede di essere settembre, dopo due giorni passati a casa, quando dovrei lavorare per non trascinarmi cose che poi mi si ritorcerebbero contro, mi capita di ricordarmi del mio blog.
Manca ancora il tastino q dal mio cellulare, e si, ormai sono due mesi che ho iniziato il nuovo lavoro.
Come va? E’ ancora presto per dirlo, sinceramente. E continuo, durante questo anno terribile, a non aver desiderio di sbilanciarmi. Potrebbe ancora ribaltarsi tutto, con mio grande dispiacere.
Nel frattempo, in questa città che non si smuove da quando sono venuta ad abitare qui nel 1999, è successo che abbiamo un nuovo sindaco, e anche qui incrocio le dita, sperando che almeno qualcosa cambi.
C’è stato anche il WordCamp, e, per la prima volta da quando ci vado, sono riuscita ad essere presente anche il venerdì.
E’ stato, come sempre, molto interessante, ho collezionato una serie di presentazioni molto utili, visto persone che non vedevo da un po’ e che mi ha fatto piacere vedere.
Non ho più tanta voglia di raccontarmi. Una cosa di sicuro mi pesa: è evidente che le mie azioni social sono drasticamente scese, e che l’impressione anzi sia che ci sia gente che proprio mi evita.
Magari è solo quella paranoia che hanno tutti nell’universo (semicit.), magari no.
Poiché non è qualcosa che si può dimostrare, e visto che le mie intuizioni di solito non sono sbagliate, preferisco starmene in silenzio. Uso abbastanza spesso Twitter, condivido sempre quello che penso che sia degno di nota su Google Reader, ma non molto di più.
Leggo molto online, ma molti pochi libri; e non c’è niente da fare, questo fatto sta condizionando sia la mia voglia di scrivere sia il mio linguaggio, scritto e parlato, che si è drammaticamente impoverito.
Non ci tengo più particolarmente ad esprimere la mia opinione, anzi, tendo a non esprimerla quasi mai.
Esprimerla pubblicamente anche meno.
Infine, spesso e volentieri non ho tempo per fare quello che dovrei, che vorrei, o anche soltanto per riposarmi.
Scrivere sul blog è diventato sempre di più un lusso.
Insomma, tutto sommato, avere un blog per me non ha più nessun senso; se resta qui, è solo perché ci sono affezionata.
Quello che vorrei, e che spero di riuscire a fare, è invece scrivere per il mio blog tecnico, chiamiamolo così, nella speranza che sia utile a qualcuno.
Perciò, anche se siamo a metà anno, direi che il mio buon proposito per quest’anno è ricominciare a scrivere lì.
Se c’è ancora qualcuno all’ascolto, sapete dove trovarmi.
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