Skip to content

Sospetta pericardite

“Ma sono due giorni che ha dolore al petto e non è andata al pronto soccorso?”
No.

Visto che il dolore cambiava a seconda della posizione, ho pensato che fosse muscolare, e non sono il tipo che si allarma facilmente. Più che altro, erano due notti che dormivo malissimo.
Non avevo però considerato che ci poteva essere un’altra possibilità: sospetta pericardite.
Il mio dottore quindi mi ha spedito al pronto soccorso armata di queste due paroline.

Al Fatebenefratelli sono stati veloci, efficienti e simpatici: mi hanno ribaltata come un calzino (bello sentire il battito del proprio cuore durante un’ecografia) e il cardiologo, simpatico signore che ha scherzato in bergamasco con l’infermiere (che mi stava bucando entrambe le braccia) facendomi ridere non poco, mi ha rimandato a casa dopo un paio d’ore con l’ordine tassativo di stare a riposo per 7 giorni.
Non sembra pericardite, ma una banale infiammazione, forse postumo delle passate infezioni; in ogni caso se non migliorassi, ma sto già migliorando, dovrei rifare un’ecografia di corsa.
Il cardiologo mi ha spiegato per bene la questione, e a parte che dovrei starmene tranquilla per un mese, se avessi davvero la pericardite sarebbe una scocciatura, ma nulla di grave.

La parte davvero brutta dell’essere lì è vedersi di fronte il letto accanto al quale anni fa avevo passato tre giorni d’inferno.
Per fortuna stavolta è andata diversamente, anche se riguardava me direttamente.

Ieri poi sono dovuta andare di nuovo dal dottore (lui, nonostante l’abbia chiamato, s’è guardato bene da fare una visita a domicilio) per il certificato, poi all’INPS e in posta per spedirlo. Ringrazio molto per la burocrazia inutile, che mi ha fatto perdere un giorno di riposo, e ringrazio il cielo per aver fatto nevicare proprio quando sono uscita.

Come ho già scritto ieri, spero proprio di aver esaurito la sfiga in questo primo mese dell’anno, e che i prossimi saranno meravigliosi. Anche perché oggi comincia la parte difficile: misurarsi con la noia, che devo evitare tutte le attività che affatichino il cuore.
Si, anche quella.

Articolo precedente

Articolo successivo

Discussione

  1. Sì, insomma non riuscivo a metterti il link giusto ma una frase come "The physical exhaustion during sexual activity is within the range of the daily-life workload." è abbastanza rassicurante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.