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Lettera al Senatore Pietro Ichino /2

Ho spedito la lettera precedente alle ore 12.12, alle 12:57 ho ricevuto risposta.
Nella risposta mi si chiede ‘quale sia il tipo di politica che Lei propone’.
Di seguito la mia risposta.

Gentile Senatore Ichino,
innanzi tutto La ringrazio per avermi risposto così celermente.

Come Le ho scritto precedentemente, se avessi una politica da proporre farei il suo lavoro, e non è quello che attualmente svolgo, essendo impiegata come Sviluppatore Web.
Ci sono associazioni e istituzioni che già molte volte hanno tentato di fare sentire la loro voce, che è rimasta inascoltata.

Io credo che Lei sia in grado molto meglio di me di ascoltare queste voci, e che sia adeguatamente supportato dal suo staff che riceve un adeguato compenso anche per questo.

Le posso lanciare magari dei suggerimenti: reintrodurre il tempo pieno nelle scuole abolendo i finanziamenti alle scuole private, introdurre dei controlli sui salari e sulle promozioni nel pubblico e nel privato, equiparare la maternità con la paternità in ogni suo aspetto e informare adeguatamente tutti a questo proposito, fare una campagna informativa contro la discriminazione delle donne che miri a ripensare atteggiamenti e comportamenti errati e discriminanti, aumentare le pene in caso di stupro almeno a 15 anni (il fatto che uno stupratore, anche se viene condannato, sempre che lo sia, esca di prigione nel giro di pochi anni se non mesi contribuisce a perpetuare quella mentalità per cui le donne sono oggetti e lo stupro un peccato veniale invece che contro la persona).

Ma non è questo il punto, egregio Senatore. Il punto è non discriminare ancora una volta le donne, trattandole come portatrici di handicap, quando spesso invece sono portatrici sane di intelligenza.
Questo è il motivo per cui Le ho scritto: la sua proposta è regalare il pesce invece di insegnare a pescare. Dateci gli strumenti per migliorare la nostra condizione, invece di darci il contentino senza nessun futuro.

La ringrazio ancora
Cordiali saluti

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