sancla, epperò anche lì :) .mau.,mi hai fatto venire in mente questo: L’inferno dei viventi non è qualcosa che sara’; se ce n’è uno, è quello che è gia’ qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu’. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. :*
E diciamolo!
(spero che nel personale, lo sia un po' d meno che nel generale)
:* :* :* :*
(se dev'essere merda, allora pigliamo quel poco di buono che resta)
sancla, epperò anche lì :)
.mau.,mi hai fatto venire in mente questo:
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sara’; se ce n’è uno, è quello che è gia’ qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu’. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
:*
casco qui da un link su tumblr, d'accordo con la considerazione iniziale, e mi piace molto trovare calvino e le sue città.
niente, solo questo.
stefa, beh hai detto niente :) ciao, grazie di essere passato :)