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25 Ottobre: giornata dello sbattezzo

Sbattezzamoci con l'UAAR

Per sapere cos’è esattamente, riporto le parole degli organizzatori:

“Suoi sudditi, perché battezzati”. Con queste parole, il 25 ottobre 1958, la Corte d’appello di Firenze assolveva il vescovo di Prato, che aveva denigrato pubblicamente due giovani, da poco sposati civilmente.
Il 25 ottobre 2008, a cinquant’anni di distanza, l’UAAR organizza una Giornata dello sbattezzo. ‘Sbattezzo’ significa cancellazione degli effetti civili del battesimo, ossia l’elementare diritto, stabilito da un provvedimento del Garante per la privacy, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche.
(…)
Ci sono due modi per partecipare alla giornata dello sbattezzo:

1. Attraverso i circoli/referenti UAAR di Ancona, Bergamo, Genova, Lecce, Modena, Pescara, Ravenna, Rimini, Siena, Trento, Venezia, Verona, Vicenza, e inoltre quelli di Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Padova, Roma, Torino e Verbania, Treviso, che hanno pubblicato specifiche pagine internet dedicate all’evento. Le modalità variano da provincia a provincia, per cui è indispensabile contattare direttamente i relativi responsabili.


2. Chi risiede in un provincia diversa da quelle di cui sopra, o chi risiede in una di queste province ma vuole sbattezzarsi individualmente, deve scaricarsi il modulo pubblicato sul nostro sito alla pagina www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf, compilarlo, fare una fotocopia della propria carta d’identità e inviare il tutto alla propria parrocchia di battesimo con raccomandata a.r. il 25 ottobre (o nei giorni precedenti, se quel giorno non può). Occorre poi inviare (molto meglio se prima del 25 ottobre) una e-mail a segretario@uaar.it confermando l’adesione all’iniziativa: segretario@uaar.it risponderà confermando di aver conteggiato il richiedente nell’elenco (in modo assolutamente anonima e confidenziale)

Maggiori dettagli nella pagina dedicata.
Io non posso partecipare in quanto apostata, ovvero già sbattezzata.

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Discussione

  1. Beh, considerata l'epoca la sentenza rispecchia perfettamente i tempi che correvano. La fattispecie citata non mi sembra una tragedia, più una scusa.

    Se proprio vogliamo girare il dito nella piaga, siamo sudditi "di peggio".

    Ciao

  2. proprio perché siamo sudditi di peggio, magari è il caso di considerare di non essere sudditi anche della chiesa ;) poi chiaro che dipende dalla propria fede. io non sono cattolica, non lo sono mai stata. perché dovrei essere loro suddita? ;)

  3. io penso che sia una cosa inutile questa novità di sbattezzarsi,almeno avesse un senso tutto questo per me non vale niente di niente questo sbattezarsi.

  4. Maurizio, non sono necessari pretesti per chi voglia uscire dalla comunità cattolica. E' una libera scelta derivante da meditazione personale che non può essere influenzata da fatti accaduti 50 anni fa, per cui ciò che affermi non ha il minimo senso.

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