Dopo che praticamente tutti i partecipanti hanno già scritto qualcosa, ecco anche le mie (superflue) impressioni.
In realtà, a parte una banale questione di tempo, stavo aspettando che tornasse online la possibilità di gestire Twitter via messenger, ma a tutt’oggi gli aggiornamenti sono disabilitati.
Questo perché, al di là delle persone che mi ha fatto piacere rivedere, quelle nuove che mi ha fatto un gran piacere conoscere, gli interventi che ho gradito, l’emozione di fare da assistente a gattonero durante la sua divertente presentazione, volevo riprendere un paio di idee che mi sono venute durante il barcamp.
La prima mi è venuta in mente parlando di Twitter: ho notato che non tutti sanno che esiste un Twitter Lingo, un linguaggio che può essere utilizzato sia via web, sia via IM che via cellulare (con alcune limitazioni). Ho pensato dunque che poteva essere utile tradurre e testare i vari comandi e scrivere una microguida. Eccola qui:

twitterlingo.txt

Non appena tornerà disponibile Twitter via IM, vedrò di aggiornarla.
Una nota: tutti i comandi vanno inviati come se fossero messaggi.

L’altra idea mi è venuta ascoltando la bella presentazione di Feba sui mood.
In breve, la mia domanda (tuttora irrisolta), da buona umanista, è: esprimere i mood tramite i colori è un modo molto efficace di portare il non verbale sulla rete, ma così non rischiamo di perdere la capacità di esprimere le nostre emozioni con le parole?
Sei mi dici che sei arrabbiato con una bella sfumatura di rosso, sei anche capace di dirmi o scrivere perché sei arrabbiato ma soprattutto come ti senti davvero?
Considerato che gli esseri umani sono fatti di parole ed emozioni, non stiamo rischiando di perdere qualcosa?
Tu che ne dici?

Aggiornamento
Per la guida a Twitter Lingo, ho preparato anche una versione in .html.
Enjoy.