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E anch’io non mi sento tanto bene

Tre anni fa il primo di maggio ho conosciuto una persona, forse la prima tra chi abbia mai frequentato via blog.
In questi tre anni siamo rimasti amici, al di fuori della frequentazione online.
Sono cambiate molte cose, ma soprattutto quello che più mi ha colpito è che qui, tempo fa, c’era un post, con tanto di foto (anche se non mostravano i volti di nessuno dei due), che ricordava quest’evento; post che ora non c’è più, e che non intendo far tornare pubblico.
Quella persona invece, per suoi motivi che qui non mi pare proprio il caso di discutere, ha reso privato il suo blog.
Mentre scrivo questo post, mi domando se ha senso pubblicarlo, nonostante non faccia nomi né nick.
Sempre più spesso ho pensieri e idee che vorrei comunicare, ma non vanno più a finire qui. Il mio massimo è ormai diventato riportare due righe da quello che leggo in giro sul Tumblr, sempre più spesso senza commentarle.
Insomma, ci ho provato, ma ho l’impressione che non funzioni.
Questo blog per me è morto, e anch’io (vedi titolo).
Una prece.

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Discussione

  1. lo stesso capita anche a me e spesso. io ci provo a rianiamrlo con le cosette quotidiane di ogni giorno, ma tante volte quello che veramente vorrei "davvero" scrivere non può esser scritto.
    ci scontriamo con il paradasso di diario di rete ?
    io sempre. :)

  2. stefigno, non è solo quello. a me non viene da scrivere nulla che sia mia opnione, mia idea, anche per dire la recensione di un libro. il diario lo terrei anche, ma mi annoierei da sola. sto parlando di idee, e del senso di condividere queste idee.
    stento molto a trovarlo, questo senso. sinceramente, e non perché voglio che qualcuno salti su a dire nooooooo non chiudere!!! (anzi, il primo che lo fa lo vado a trovare e lo faccio pentire amaramente di averlo fatto).
    detto senza peli sulla lingua, mi sono spaccata le gonadi. rende? :D

  3. capitana: grazie, cara. credo proprio che nessuno morirà se non scrivo più niente. e poi spero che invece gli autori scrivano qualcosa, che fino a febbraio dell'anno prossimo qua è gratis (dopo non lo rinnovo).

  4. Maurizio, mio muso (si potrà dire muso? mah), non è una decisione questa, è solo dire quello che alla fine ho già fatto da un po'.
    chiamala stanchezza, se vuoi; può darsi, può darsi anche che sia sfiducia, o forse chissà.
    a me viene così.

  5. no, tesoro :-P
    Se tu vuoi smettere di scrivere, perché dovrei farlo io?
    Se ritieni di non avere più niente da dire in questo modo, non c'è nulla di male: però allora fai le cose per bene, e chiudi il blog.

  6. .mau.: ci ho messo un po' a capire il tuo commento :)
    intanto AUGURONI :D
    e poi: non costringo nessuno a scrivere, sia ben chiaro; al contrario, mi dispiaceva togliere la possibilità a chi invece ne aveva ancora voglia.
    è per questo che ho pensato di non chiudere :)

  7. Io un bacino qui te lo lascio. Dire e scrivere è veramente sempre qualcosa di relativo. Sentire, provare mi piace di più. E quello ha i suoi tempi. E i suoi modi.
    Stay hard, stay hungry, stay alive!

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