Dopo vari ripensamenti, stamattina ho ascoltato una vecchia canzone.
Una di quelle che hanno significato molto per me, quando uscì il disco e negli anni a venire.
Anche se le cose sono cambiate molto, persino per chi la cantava (sic), per me rimane un punto di riferimento.
Ed è con queste parole che commento le elezioni appena passate.
Non me ne vogliate male.

Ad onta di ogni strenua decisione o voto contrario
Mi trovo imbarazzato sorpreso ferito
Per una irata sensazione di peggioramento
Di cui non so parlare né so fare domande