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La zucchina

C’era un volta un uomo che viveva con le sue piccole certezze, le sue piccole verità. Le teneva tutte bene a mente, come tanti quadri di valore, nella stanza del suo cervello.
Un mattino, mentre si stava svegliando ed era ancora nel letto, spuntò improvvisamente vicino a lui una zucchina, che cominciò a parlare. Ben presto l’uomo si rese conto che tale zucchina non solo sapeva parlare, ma che aveva anche una cultura enciclopedica.
L’uomo non riusciva a credere alle sue orecchie, e si ripeteva che quella zucchina non poteva esistere, che era frutto della sua fantasia; ma poi si rese conto di non aver mai avuto fantasia in vita sua, e fu preso dal panico.
Tutti i piccoli quadri nella sua testa si staccarono dal muro, ad uno ad uno, e non ne rimase nulla.
Allora l’uomo decise di scappare in Tibet, lasciando lì la zucchina che non aveva smesso di parlare.
Dopo una settimana però si rese conto che quella vita non faceva per lui, tornò a casa e prese la zucchina, che cominciò ad urlare che non voleva essere rapita.
Fu così che decise di allestire un circo la cui attrazione principale era ovviamente la zucchina di cui sopra. Riuscì a guadagnare in questo modo tanto denaro da diventare l’uomo più ricco dello stato, ma un bel giorno la zucchina, che naturalmente non smetteva mai di parlare, gli disse che era uno sporco sfruttatore e che se ne sarebbe andata.
Così fu: la zucchina sparì e mai nessuno la ritrovo più.
L’uomo decise di trasferirsi alle Hawaii e lì visse da nababbo fino a quando non morì per cause ignote.
Quando fecero l’autopsia, aprirono la sua testa e videro che era vuota. Il suo cranio è tuttora esposto al Museo di Storia Naturale.

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Discussione

  1. in effetti è una fiaba un po' fuori dagli schemi. la morale è che da una fonte enciclopedica uno potrebbe scoprire il senso della vita invece di sfruttarla per fare denaro? :-)

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