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É difficile che un libro, che non sia di un autore già conosciuto e collaudato e/o di fantascienza, mi piaccia come quello che sto leggendo, e tantomeno che ne parli mentre lo sto leggendo.
Ma questo, che tra l’altro è un regalo e per questo non finirò di ringraziare mai il gentile donatore, mi è piaicuto subito.
Oggi in particolare quando ho letto questa riga:

La gente è cretina.

Segue descrizione delle persone idiote che si trovano sui mezzi pubblici.
Ho riso per mezz’ora.
Ma non posso esimermi dal completare l’elenco.

Muro-umano
Come è possibile che nello spazio dove passano agevolmente due persone ce ne stia una sola? Eppure il muro umano ci riesce, non ho ancora capito come. Che siano braccia, borsa o quant’altro è impossibile riuscire a passare. La reazione è spintonare il muro e dire ‘oh, mi scusì; la frase non espressa è: non so se qualcuno te l’ha mai detto, ma esistono anche gli altri.

Muro-di-oche
Un classico intramontabile: gruppo di due-tre donne che si mettono invariabilmente in modo da occupare tutto lo spazio ciarlando con un tono di voce improponibile. Uso tipicamente femminile, perché di solito gli uomini hanno la tendenza a mettersi in cerchio.
La reazione è spintonare senza dire nulla; la frase, che invece qualche volta esprimo, è il verso della gallina (una delle volte che l’ho fatto una signora ha commentato dicendo: ah, come si permette di dare della gallina a me. In effetti, se non altro c’era arrivata).

Stronza-con-borsetta
Signorina con borsetta, più o meno grande, che ti si para dietro o davanti o di lato e ti ficca la sua bellissima borsetta fashion, a seconda dell’altezza e della grandezza della borsa, nelle scapole, nelle braccia o nel fondoschiena. Di norma, la reazione è riuscire a spostarsi in modo da ficcargli la mia borsa volontariamente nello stesso posto; la frase non espressa è: no, ma se ti soddisfa me la ficco anche in culo.

Insomma, se vi spintono o vi dò delle borsate adesso sapete perché. Dopodichè fate la gran cortesia al mondo di smetterla di pensare di essere gli unici al mondo e di rompere l’anima al prossimo, grazie.

Per ultimo, vorrei farvi notare queste due simpatiche righe.
Meditate, gente, meditate.

Non ultimo, ha forse tenuto in conto quella sorta di idiosincrasia tedesca per ogni provvedimento che discrimini una minoranza. Anche perché, nel fondo della memoria, rimane probabilmente il fastidioso ricordo che la prima campagna antifumo in Germania fu lanciata dai nazisti, che addirittura proibirono il tabacco nelle caserme della Wehrmacht.