Caro Babbo Nachele,
si, lo so, ti ho già fatto una richiesta, e che rimanga tra me e te. Sono cosciente del fatto che rientra nell’ambito dell’altamente improbabile, perciò ho deciso di chiederti qualcosa di molto differente.
Mi piacerebbe un prostituto*, dentro un pacco sotto l’albero di Natale. A pagamento, s’intende.
Il problema non sono i soldi: a quello ci penso io, non ti preoccupare.
La vera questione è trovare merce di qualità.
Te ne faccio dunque una descrizione, anche se so che conosci cosa desidera il mio cuore (permettimi questo elegante eufemismo).
- Altezza: 1.75/1.80, circa. Al di sopra farei fatica a guardarlo negli occhi (non che sia importante, però anche l’occhio vuole la sua parte), al di sotto forse è meglio se lo impieghi tu per gestire letterine e regali.
- Peso: non è importante, ma escluderei i fisici da culturista (non so perché, ma mi danno sempre l’impressione del manzo fresco) e gli asfittici. Assolutamente vietata la pancetta (ne ho già abbastanza io per entrambi) meglio se ballerino (non classico, che poi è probabile che sia gaio).
- Età: al di sotto dei trentatré anni mi sembra sempre di essere pedofila, tuttavia per una volta si può anche soprassedere. Diciamo che non è necessario specificare.
- Capelli: corti o lunghi, tutto fa brodo, basta che non usi il gel (l’effetto mucca è sempre inquietante). Meglio se di media lunghezza, via.
- Occhi: chiari, scuri, per me pari sono. Fondamentale è che non siano piccoli e vicini** (effetto porcino) e che non siano vuoti. Perché dopo una bella notte di sesso girarsi e vedere un manichino non è cosa buona e giusta. Per quello, ci sono i bambolotti gonfiabili.
- Forma del viso: no, no e poi no al mascellone. Lascialo a Ridge, quello. Qui si reclamano visi gentili, quasi sfuggenti. Il non plus ultra sarebbe talmente grazioso da essere effeminato***. Tanto per intenderci, uno di quelli che non è chiaro se sono uomini o donne (anche se poi sotto non deve sfuggire alla legge del diciassette, facciamo diciotto, melius abundare quam deficere).
- Carattere: assolutamente ininfluente. Se non parla, meglio. Se proprio deve parlare, allora, per favore, niente battute sessiste, frasi da sfigato, discorsi da “so tutto io” o sperticati sproloqui sui massimi sistemi.
Non aggiungo nemmeno che ci deve saper fare a letto, non come quei finti che sfoggiano improbabili pratiche da “perversi” o presunte tecniche perfette, ma che in realtà non sono capaci nemmeno di iniziare ad avere un’idea su come scoprire cosa potrebbe piacerti. Fantasia, creatività e intuito, e “ogni volta è la prima volta”. Altrimenti, non c’è professionalità.
Insomma, se devo pagare, allora voglio il meglio.
Perchè io valgo****.
Tua affezionata
Xlthlx
*Thanks to Raevan per l’idea.
**Lombroso, amico mio, come darti torto?
***Eeeeeeeeeh, chissà come mai…
****Thanks to Pista.
on air: Depeche Mode, Just Can’t Get Enough
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