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Argh

no, anche quest’anno niente Smau.

nel limbo mattutino causa letargite cronica e giornata uggiosa, nonchè male al fondoschiena per zompettamento* della sera prima, ho notato che ho ancora, tra le mie cianfrusaglie, un oggetto bellissimo: caramelline all’arancia Navigoben, rimedio contro la nausea da navigazione in Internet. non ho questa potente memoria da ricordare l’anno in cui distribuivano questo gadget, ma visto che c’è ancora il prezzo in lire deve appartenere a quel periodo in cui Smau non era ancora sinonimo di verso scazzato di un gatto sardo (che poi: ma chi l’ha mai visto un mobile in tutta la fiera?).
allora, ci provo, do un’occhiata al programma. non si sa mai, magari quest’anno non c’è l’orda di ragazzini urlanti per la playstation o le standiste. magari ci sono ancora cose serie (come la demo di Monster Palace) e semiserie ma carine (come il sopracitato gadget, che altro non era che la pubblicità di un portalone italiano).
pia illusione.
due padiglioni, dico, due padiglioni

(15 e 16) interamente dedicati all’area consumer della rassegna dove si svolgerà anche Smau Gaming, la manifestazione dedicata al mondo dei videogiochi che ospiterà il Cyberathlete professional league world tour (competizione internazionale di gioco on line).
Fra le maggiori attrazioni di Smau 2005 – oltre alla postazione di misurazione delle emissioni dei telefonini realizzata dalla Polizia postale – c’è sicuramente lo stand dove è possibile mettersi al posto di comando di un jet delle “frecce tricolori”, la pattuglia acrobatica nazionale” e cose come ‘Crescere con l’ICT’ o ‘Digital Lifè.

digitale sarai te, io preferisco vivere.
e il Dio della Telematica ci guarda triste dicendo: non c’è più religione.
no, anche quest’anno niente Smau.

* danza, corso di danza. maliziosi.

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